venerdì 28 settembre 2007

treno





Ore trascorse a
rimirar triste paesaggio,
ritorno solitario
di chi non vide
ne luce ne sorriso.

Tenebre che avvolgono
piccolo vagone,
stridio di ruote
che lancinante taglia
ogni pensiero da
questa cupa mente.

Ore interminabili
di struggente rammarico,
trascorro su questo
trasportar di cose,
di mitiche illusioni
o viaggi di speranza.

Osservo placo,
come lo svolgersi
di una pellicola
di cui una sequenza si
sovrappone all'altra,
nella ricerca vana
di attimi d'amore
ormai trascorsi.