domenica 21 ottobre 2007

Domenica





Giunge la domenica, e tu
dopo aver aspettato
meritato riposo,allegra
giri per la casa, canticchiando
vaghi lustrando
piccolo cantuccio.

Scivoli tra i mobili
con capelli avvolti,
strofinando angoli
di magico splendore.

Non curandoti dei miei
sguardi, perduti
nel tuo volteggiare,
piccoli giochi con
maestri occhi e labbra
socchiuse, per
far volare già
fervida fantasia.

Lasci segni del tuo
passaggio nel marmo
freddo, e nel mio cuore,
incurante che magica
visione infuoca la
passione.

Voglioso ammiro le tue
gambe, mitiche colonne
di pallido colore, vorrei
toccarle per assaporarti,
ma non essendo soli
ritraggo in silenzio
il mio ardore, volgendo
altrove il mio pensiero.