martedì 9 ottobre 2007

Ritorno




Gramo il ritorno
guardando allo specchietto
lentamente rimpicciolisce
tenero amore.
Mentre vado via i
tuoi occhi li vedo ancora.

Penetranti come la tessitura
dell'inconscio dalla trama
crescente, forti come un
fiume in piena eternamente
in moto.

Tu sei la tempesta
d'animo che sconvolgi come
mare increspato ed impetuoso
ogni angolo delle mie viscere.

Lontano da te rivive il
malvagio dolore come
lo scorrere della pioggia
tra i rami degli alberi.

Lacrime scendono
e cascano lievi
posandosi su rosse
labbra, struggendo
il mio cuore.

Non piangere amore mio,
sussurrando piano
nel piccolo abitacolo.
Ti darò tutto quello
che desideri, anche se
fino adesso ho solo
donato l'equilibrio del
silenzio.

Vorrei regalarti i miei
sogni, anche se mi
accorgo che l'unico sogno
lo hai realizzato tu
con la tua esistenza
nella mia povera vita