mercoledì 14 novembre 2007

Argini ristretti





Fredde lenzuola avvolgono il sonno,
gli occhi sfuggono al buio ed al
candido sogno, il nero intorno
ingloba ogni spiraglio di luce.

Chiudo le palpebre per rubare
il sonno, e lasciare fuori
dalle pupille l'angoscia,
stringo ciglia e creo una
nuova scia fatta di gocce.

Mi rannicchio su me stesso
avvicino le gambe al grembo,
cercando grazia a tanto
dolore che attanaglia il
ventre.

Il silenzio mi fa paura
e vorrei averti con me,
stringerti al petto
fino a sentire il cuore,
ma adesso sento solo spine,
un piccolo dolore che vorrei
render paco.
Ma quella rosa è distante,
la guardo e non riesco
a toccarla, mi sfugge
struggendo vene.

Sento la tua mancanza
e piango silenzioso
per catturare il sogno
e dividerlo con te,
per non sentire piu il dolore
che innalza la speranza,
indossando ali per non chiudere
in argini ristretti la voglia di credere,
ancora.....




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