giovedì 6 dicembre 2007

Baratro del nulla






Ascolto il suono della
mia voce in preghiera,
percosso da angoscia
silente, invocando perdono
all'angolo della sofferenza.

Le membra sono animate, come
incantesimo che vive in me,
scorre l'anima nel corpo
che ingorda, serenità trascina.

Nuvole proiettano ombre, che
oscurità ingrandisce, creando
mostri che umana mente immagina
e nel profondo inconscio vivono.

Vacua la speranza che vita doni
nuova scelta,
baratro del nulla incombe sulla
mia strada,
vertigini urlano per fermare passo,
straziante giace perdono in fondo
esalando nell'animo l'ultimo respiro.




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