lunedì 3 marzo 2008

Chimera di origami




Piego dolcemente il mio origami
che lentamente prende forma,
materializzando chimera orrenda
e donandogli una vita propria,
deprimendo l'animo nella sua
essenza.

In essa vedo tutta la mia follia,
tutte le mie voglie che si perdono
nelle sue pieghe, anima senza corpo
ed amore impalpabile destinato solo
ad essere ammirato.

Culla dei miei pensieri che nelle
forme incarni, voluttà inerme
esprimi immobile,
amore, odio, desiderio non fanno
parte del tuo esistere, sei solo
un immagine di carta che dalla
bocca vomita vampe di fuoco.

Sei solo una mia creatura, una
creazione effimera che non
riesco a modellare,
mostro o fantasma
incubo questo della mia
mente, ma nulla di vero
tra le mie
mani.

Avido continuo ad insistere
ma il destino è contrario
alla sua esistenza, la sua
essenza deve solo vivere nello
spirito e non nella carne,
recinta nel cuore e non libera di
vivere, prigioniera delle
emozioni e dell'orgoglio che
blocca le parole.

Chimera cresciuta nell'intimo
volere, destinata all'eterno
esistere nel cuore di un mortale,
nessun angelo si intreccia
alle mie spoglie per ciò di
orrendo che in me nasconde,
orrenda creatura
assaggia il sapore della mia
angoscia e crudelmente
nutriti della mia sofferenza
ma esci dalla mia mente e vola
via lontano.

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