lunedì 7 aprile 2008

L'orologio del tempo




L'orologio del tempo scandisce
gli istanti piu crudi della
nostra vita, cercando dentro
di noi la perfezione che non
esiste.

Corriamo su un sentiero
predestinato evitando
le pozzanghere che possano
sporcarci, evitando ostacoli
ingannati dalle nostre
fantasie e dalle nostre
paure.

Fuggiamo da una razionalità
inconsistente, da una realtà
a volte troppo dura, da oppressioni
esauste di parenti troppo stretti.

Siamo colti da un delirio
che ci sfibra, che ci strema
fino a portarci al centro
di una follia che coinvolge
spirito e corpo.

Quell'immagine nello specchio
del tempo
è solo il riflesso di ciò che
vediamo con gli occhi ma non
quello che nel profondo del
cuore nascondiamo.

Riflette soltanto una realtà
convessa, una finzione di ciò
che resta in una immagine fredda,
inerme e priva di sentimento.

Lanciamo la nostra rabbia su
di esso, mandando in mille
frantumi quello che vediamo,
sperando che il sangue che
sgorga possa togliere
quel viso di fronte a noi.

Non basta perchè sanguiniamo
tristezza e delusione,
siamo pieni di dubbi
e le nostre ferite non spariscono
ma rimangono segni indelebili,
ferite rimarginate che vogliono
indurci a fermarci ma che non
ascoltiamo.

Il tempo continua a scorrere
e con tutto questo affanno
non guardiamo più il cielo,
non scorgiamo la luce e
sprofondiamo nel buio.




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