Sconfinati giorni
passano attraverso
la mia pelle, lasciando
tracce indelebili
di un presente che porta
con se un passato mai
dimenticato.
Mi chiudo nell'ombra
cercando rifugio tra
le mie braccia chiuse,
come scudo a proteggermi
dal nulla.
Mi abbandono a quel falso
richiamo del sonno, per fuggire
via da questa cruda realtà,
che continua a ferirmi
e farmi sentire distante
dagli affetti.
Chissà ancora quanti giorni
davanti a me, chissà quanti
trascorsi in questo silenzio
non cercato ma imposto dagli
eventi.
Le mie lacrime adesso sono
come acqua sporca, che solcano
il volto come un fiume di fango,
l'incerto mi spaventa, la certezza
non arriva, ciò che vedo non mi fa
paura, la mia fede non vacilla
e continuo ancora senza mai fermarmi.
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