venerdì 30 novembre 2007

L'urlo del silenzio




Soave musica
giace tra queste
mura, ed aleggia
nell'aria posando
su di me un velo
di tristezza.

Vecchie visioni
premono sul cuore
e lacrime furtive
irrompono in un
eco di dolore.


Pareti bianche
come fantasmi
quadri antichi
dal cupo sguardo,
agitano la mia pace.

Mia è la colpa,
Mio il rimorso.
E solo con il
mio pianto lavo
questo tormento.

Ombra nell'ombra
monumento all'illusione
sulle mie ceneri sgorgano
le ore del timore.

Musica rimane, coprendo
nel buio l'urlo
del silenzio.



lunedì 26 novembre 2007

Passione incolta




Leggero il sole del mattino
filtra nel telo alla finestra,
formando disegni alle pareti,
ed il mio sguardo cade in quella
magica visione che sul letto
affianca.

I tuoi capelli biondi
scivolano sulle tue spalle,
come piccole onde illuminate
dal sole, leggera cade la mia
mano, disegnando con le carezze
le tue curve che docili si lasciano
andare ad un respir crescendo.

Si schiude leggera la tua anima
mentre bacio il più prezioso
angolo, che il cielo mi ha donato.
Dolce il rosso delle labbra
si apre ad un bacio appassionato,
che fa sbocciare una flebile
passione, che come un vulcano
esplode.

I corpi nudi giocano
sulle lenzuola, ed i
respiri si innalzano come
musica, alzando il ritmo
e donando al gioco amoroso
un magico incanto.

Come dolce assaporare il tuo
profumo che echeggia nella
pelle, che al tatto come
velluto mi reca piacer
supremo, ansimi d'amore
in ascesa, ebbrezza
impazza tra le nostre
bocche ansiose
di sentire l'intimo
palpar.

Stanchezza sparisce
in tanto sublime
amplesso, il sole
continua i suoi giochi
e sorride a tanta
passione ispirata,
come vorremmo che
il tempo si fermasse
per quell'istante
eterno.


venerdì 23 novembre 2007

Incantesimo sul lago




Nebbia cala la sera
sul lago, e le
ultime luci rispecchiano
gli alberi sulle sue
acque.

Gli ultimi raggi
patinati ricamano
tele dove ritrovo
i ricordi, e nel silenzio
della muta armonia della
sera il fruscio delle
onde suona come un arpeggio,
che nel cuore intona
una realtà già vissuta.

Sento il freddo che scende
su di me, gelando ogni
mossa, e nel perduto
lago il tuo ricordo
infiamma, baci e carezze
non esistono più, mi resta
solo il tuo sorriso che in
queste acque placide
rispecchia ancor.

La luna oscurata di tanta
luce, pallida si nasconde
tra le nuvole, in attesa
che il mio amor sparisca,
ma lunga rimane la sua attesa
perche solo la morte può
darmi l'agognata quiete.


giovedì 22 novembre 2007

Gelosia




Follia della mente
questa gelosia che
mi trafigge gli occhi,
sentire l'urlo dell'anima
che soffoca il mio cuore.

Incessante il sangue
pulsa nelle vene
e come un eco
rimbomba nella mente,
il suo è un lamento
sottile che penetra
e nel mio corpo
eregge il suo altare.

Il dolore come un serpente
si attorciglia alle mie
viscere, ed il suo veleno
pervade tutto il corpo.

Come vorrei piangere
per questa gelosia
che mi avvelena,
ucciderla nel nascere,
invece lei sorride
beffarda alle mie lacrime.

E nel freddo sento la
sua morsa, tra le tenebre
la speranza,
che tolga dal mio cuore
il macigno nero che
mi uccide.




Bionda




Forte il tuo abbraccio
avvolge il mio corpo,
dopo giorni lontani
colmati dalle nostre
parole.

Mi tuffo nella tua
chioma per gettare
indietro ogni mio
dolore, vivendo
quell'istante ed
abbandonare il mondo.

Tra i tuoi capelli
trovo la serenità
del cuore, quanti
pianti liberatori
tra il biondo
che mi avvolge.

Quanto vorrei che
quell'istante fosse
eterno, come vorrei
fermare il mondo
e placar il mio
tormento.

La felicità di questo
istante dura poco, perche
il destino avverso
appare al mio cospetto,
ma un giorno la mia
spada lacererà questo
velo infame che copre
la mia vita, e
finalmente da quello
strappo entrerà la
tua luce.


martedì 20 novembre 2007

Nel bosco della solitudine





Guardarsi intorno
e vedere il nulla,
scoprire di essere
soli in un bosco
fatto di solitudine
perenne.

Dove gli unici esseri
che ti stanno accanto
sono la paura ed il coraggio,
osservare il cielo per
trovare il sole, che
riscaldi quella nube
che aleggia nel cuore e
che bianca e densa ti
affatica il fiato.

Smarrito è il ritorno
e nulla puoi per tornare
indietro, ti accovacci
per sentire la terra
attorno, ma ne ascolti
solo il freddo che lei
trasmette al giorno.

Ne una voce, ne un canto
aleggia in questo bosco,
il silenzio ne è il principe
indiscusso, lanci il tuo
urlo ma si strozza in gola,
perche la mano del silenzio
ti tappa la bocca,
stringendola fino a farti male.

Correre lontano abbandonando
tutto, cercare rifugio
nel cuore di qualcuno, ma
i cancelli sono tutti chiusi,
rimane soltanto, il nostro
pianto.





lunedì 19 novembre 2007

In sogno





Torni alla mia mente
ogni notte, lasciando
che mi culli dei tuoi
ricordi, gli istanti
vissuti tra le tue
braccia e che mi
hanno cullato
tra mille emozioni.

Mi hai accompagnato
all'ingresso del
paradiso, lasciandomi
assaporare le gioie del
peccato, mi hai fatto
guardare indietro
dove avevo lasciato
la mia vita
di demone perduto.

In sogno vieni ogni
notte, facendomi
aleggiar nell'aria il
tuo profumo, come un
giglio d'incanto
schiuso, al mio cospetto
infiammi il cuore.

Intensa è la tua luce
e mi ferma il fiato,
un astinenza interiore
che lava la mia anima
come una cascata dove
il rivolo diventa fiume
ed il mio cuore plana.




sabato 17 novembre 2007

Cornice




Anni trascorsi in
piena solitudine
vivendo di ricordi
e di attimi perduti.

All'improvviso entri
nel mio sogno e
penetri nel mio sangue
avvolgendo di amore
ogni angolo piu oscuro.

Da quel giorno ti ho
eletto a musa del mio
cuore, e creato una
cornice d'oro intorno
alla tua bellezza.

Una cornice che nessun
artista può riempire
come tu hai fatto, perche
sei la vera essenza di
ciò che piu amato.



venerdì 16 novembre 2007

Sul letto







Sul letto distesa
ti lasci riprendere
pensando al tuo
amore in terra greca.

Vorresti che rimanessi
impressa nel suo cuore
con quello sguardo timido
e fattezze di docile
fanciulla.

In realtà hai l animo
nero, dove ogni demonio
ha paura a specchiarsi,
dove le tue parole
feriscono come spada,
ti inneggi a difensore
di castità ma nel tuo
cuore sei priva di
ogni pudore.

I tuoi pensieri sono
come serpenti che
gettano veleno senza
mordere, le tue parole
viscide come il tuo
essere,e ti ricoprono
come un abito aderente.

Che tristezza, veder
con quanta meschinità
hai ridotto un canto
poetico, distruggere
perche non si è
capaci di amare.



E' sceso l inverno





L inverno è sceso sul
cuore di noi uomini,
abbiamo il freddo
padrone dei nostri
sentimenti, non ci
curiamo più di nessun
bene e lasciamo
che le nostre membra
rimangono affiancati
al corpo.

Non elargiamo più
abbracci sinceri,
ed i nostri baci
nascondono la
verità, i nostri
cuori sono chiusi
nello scrigno
di un perfido
demonio, che
chiave custodisce
nel suo lurido
ventre.

Abbiamo spento ogni
fantasia,
i bruchi non diventano
piu farfalle,
nessun ranocchio
diventa principe ne brutto
anatroccolo diventa cigno.


Siamo relitti in balia
dell'oceano dell'odio,
dove il vento fa spumeggiare
onde alimentato
dall'invidia.
Spero che l'amore per
la vita prima o poi
fermi questa catastrofe,
una rosa nera echeggia nel
nostro cuore e lasciamo
che il suo profumo
ci innalzi a nuova
era.



mercoledì 14 novembre 2007

Argini ristretti





Fredde lenzuola avvolgono il sonno,
gli occhi sfuggono al buio ed al
candido sogno, il nero intorno
ingloba ogni spiraglio di luce.

Chiudo le palpebre per rubare
il sonno, e lasciare fuori
dalle pupille l'angoscia,
stringo ciglia e creo una
nuova scia fatta di gocce.

Mi rannicchio su me stesso
avvicino le gambe al grembo,
cercando grazia a tanto
dolore che attanaglia il
ventre.

Il silenzio mi fa paura
e vorrei averti con me,
stringerti al petto
fino a sentire il cuore,
ma adesso sento solo spine,
un piccolo dolore che vorrei
render paco.
Ma quella rosa è distante,
la guardo e non riesco
a toccarla, mi sfugge
struggendo vene.

Sento la tua mancanza
e piango silenzioso
per catturare il sogno
e dividerlo con te,
per non sentire piu il dolore
che innalza la speranza,
indossando ali per non chiudere
in argini ristretti la voglia di credere,
ancora.....




Tappo alla bottiglia






Aria cruda circonda questa camera,
piena di lacrime amare che traspirano
rancore, quei meravigliosi occhi
mi penetrano nel cuore e tagliano
a fette la mia anima.

Le mani in tasca tremano,
vorrebbero raccogliere una
per una quelle gocce e
ricacciarle dentro, ma
l'angoscia mi trattiene.

Valanga fatta di lacrime
e parole, mi trascina
in un fossa di lance,
mi trafiggono senza
sangue ma il dolore
è atroce, non c'è ferita
nella carne ma nel mio cuore.

Vorrei abbracciarti e stringerti
a me, abbandonare insieme questi
attimi impossibili.
Non siamo capaci di farci del male
ma subiamo impassibili il suo scempio,
lasciandoci distruggere.

I giorni scorrono e sono brevi,
la fine non è scritta,
la nostra felicità è chiusa
in una bottiglia, non lasciarla
fuggire e fermala con le tue mani.


venerdì 2 novembre 2007

Oceano di silenzi




Lunghi silenzi
spaziano nel tempo,
e nell'oceano del
timore si fanno strada,
a vele spiegate
tra onde spumose
innalzano scudi.

Nel vento alimentano
inutile esistenza
e spingono con forza
la cupa indifferenza,
che lenta cresce
in ogni barlume
di odio.

Silenzi incessanti
in una conchiglia dove
il mare non canta e dove
l'amore cessa di vivere
e nel muto crescendo,
odio, elegge il suo altare.

Triste è ormai il pensiero,
combattere e sperare di
non arrendersi, all'evidenza,
al suo rigirar parole,
per uscirne sempre con prua al vento
in questo oceano di silenzi.