domenica 16 marzo 2008

Gocce alla finestra




Nell'attimo stesso che infuriava
la tempesta potevo pensarti
ed immaginarti dietro ai
vetri come anima fluttuante.

Pensarti e sognarti mentre
le nuvole si gonfiavano nel
cielo e nei vetri sbattevano
la loro forza esaltandone
i tuoi contorni.

Mentre il tempo inesorabile
rovinava tutto, mi sfuggivi
tra i fulmini del cielo e
ritornavi ad apparire
piu bella che mai.

Sbattevo i pugni in quei vetri
nella speranza che potessi
sentirmi, invece nulla...
le mie urla rimanevano
chiuse in quella stanza
sovrastate dai tuoni
che devastavano il cielo.

Non capivo quanto valeva
il tuo perdono, quanto
erano grandi le tue spalle
nel sopportarmi ogni giorno
sempre pieno di rancore.

Ora mescolo le mie gocce
salate a quelle dolci di
questo vetro, perche
ti voglio ancora, ed ancora,
senza piu chiedere, senza
piu fiatare e vomitare
fuoco.

Ora spero che questa tempesta
cessi e che torni il sereno,
che non senta piu questo
nodo che mi stringe alla gola
che mi toglie il respiro,
che il mio ego sazio torni
nell'inferno da me creato.



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