mercoledì 26 marzo 2008

Come farfalle



Torri all'avamposto
sulla terra di nessuno,
angeli neri in difesa
del sacro pensiero
e del candido amore.

Soli davanti all'ingresso
in attesa di un cenno
che ci porti ad attraversare
il confine del giusto.

Tenendoci per mano
sognando un domani
diverso, un legame
eterno che non si
dissolvi nel tempo.

Siamo come farfalle
che portate dal vento
si lasciano trasportare
verso nuovi orizzonti che
celeranno nuove realtà.

Siamo vicini fianco
a fianco, ascoltando
solo i nostri cuori
che si uniscono in una
sola anima, decisi ad
entrare senza mai
arretrare il passo.

Si incrociano i nostri
occhi cercando le risposte
che sono celate nei nostri
piu intimi pensieri,
guardiamo in alto e ci
incamminiamo verso quel
confine pieno di incertezze,
forse cambieremo e ci trasformeremo,
tutto è diverso, non più amarezza
non più odio in noi,
voleremo insieme verso una nuova
sfida, lasciandoci trascinare
da questa brezza d'amore.


venerdì 21 marzo 2008

Preludio d'amore




Camera travolgente ricca
di aromi orientali e luci
di candele che proiettano
ombre di passione.

Due corpi di fronte che si
sfiorano lentamente guardandosi
negli occhi, la mani scivolano
disegnando i contorni ed esaltando
la magica atmosfera che si illumina
nella pelle lucida.

Le bocche si avvicinano calde
sfiorandosi dolcemente ed assaporando
il gusto del peccato e dell'emozione
di un momento portato a termine.

Nell'aria una musica dolce che
alimenta la passione travolgendone
i sensi, lentamente lei cede il
suo amore donandosi anima e corpo
piegandosi all'indietro, lasciando
i suoi capelli cadere formando
una cascata.

Le sue mani forti trattengono
quella visione mentre i suoi
baci colgono l'essenza di lei
che si schiude al sapore
caldo delle sue labbra.

Sono avvolti da quella nebbia
che li trasporta verso nuove
dimensioni, verso nuovi orizzonti
che aprono paradisi incontaminati
fatti d'amore e verità.

Il loro non è qualcosa di squallido
ma un preludio di una tempesta di
emozioni vive, che non moriranno
mai, che lasceranno traccia nel
vento che disegnerà le nubi,
che piegherà anche la morte
e che vivrà per sempre.



CAMMINANDO SENZA SOSTA




Lungo il viale che mi
viene incontro, dove
gli alberi si chiudono
formando un corridoio,
per terra i ciottoli
con il loro rumore
mi fanno compagnia.

Il mio passo deciso
fa eco nel giardino
dandomi un senso
di quietezza nell'animo
nervoso.

La mente naviga senza
aver confini cercando
risposte sui lampioni
illuminati, dove quella
luce tiene prigioniera
i miei pensieri non dandogli
ne voce ne forma.

Raccolgo il respiro
per irrorare l'anima
che assetata d'amore
fiamma ed avvampa
lasciandomi nudo
e privo di difese.

Fluido il tempo che
trasforma l'essere,
mi rendo conto di essere
cambiato scavando la mia
anima modellandola al
muto egoismo.

Adesso il buio cade
intorno come se
il nero di una seppia
si fosse versato intorno,
la notte nasce in questo
istante ed aumenta il vuoto
al mio stomaco e tu non mi
sei accanto.

Cerco di farmene una ragione
ma è dura questa sensazione
che allontana la mia realtà,
mi lascio andare nel viale
cullato dal vento, troppo
debole questa luce, troppo
lunghi questi passi, mi
immergo nel buio e sparisco
nelle profondità oscure
camminando senza sosta.



Il tuo tempio




E' giunto il giorno
e la notte è stata
lunga, ho avuto modo
di pensare a lungo
e di riflettere sulle
scelte.

Cesserò questo volo e
tarperò queste ali d'aquila
per impedire che nuove realtà
possano scoppiare ed incrinare
il cielo.

Ritirerò gli artigli e mi
accovaccerò sul ramo ad
aspettare che l'alba illumini
i segreti più reconditi della
mia anima.

Adesso so il perchè, adesso
ne comprendo il motivo di tanto
amore che verso te sprigiono,
perche solo se mi ami io
esisto e su questo ho basato
la mia esistenza.

Nei tuoi occhi il riflesso
ed il sollievo delle mie
sofferenze, l'angoscia
del niente che punisce
sparisce tra le tue labbra
e si reincarna nelle mie
speranze.

Rinascerò dal nulla e su
esso innalzerò il tuo tempio,
isserò il tuo emblema di
purezza e lealtà che
negli anni mi hai dimostrato
e che duramente su di te hai
pagato.


mercoledì 19 marzo 2008

L'istante del passato




Trasalir ancora sentendo
le sue risa, che con amor
sottile echeggia tra le
nebbie fuggenti del mio
pensiero.

Percepir ancora la sua
essenza che nel cuore
mio ha residenza,
quanto tempo a lei donato e
quali memorie annebbiate,
incalzano furenti strappando
dalla mia mente ogni vigor
passato.

Ascolta il mio canto e leggi
la mia poesia, che in te nasce
in ogni strofa, non tentennar
ancora sul ponte sospeso
dell'inganno e lasciati
guidare dai bagliori
del tuo cuore.

Lascia libero il tuo cuore
di amare il giusto, non lasciar
che la lama tagliente del passato
tranci senza indugio il tuo presente,
per osare senza poi riflettere
combattendo tra le speranze e le
paure di un istante mai cessato.

lunedì 17 marzo 2008

GUARDANDO ME STESSO




Immobile nel silenzio
tacendo anche il respiro,
per non guastar il momento
e sentire l'emozione
crescere, per capire e
leggere me stesso.

Viaggia leggera la memoria
in reconditi pensieri che
stanchi navigano nel buio,
sospiri lievi agitano
nel mio petto e cullano
gli arditi ricordi di magici
momenti.

Chiudo le palpebre per vedere
meglio con gli occhi della mente,
sentire il sapore che lentamente
volge alla mia bocca, ma quel che
sento è strano, un sapore amaro
che fa trasalir l'anima.

Quel gusto che di peccato forma
ed insana la mia mente al suo
ricordo, che ha viaggiato
nei confini della mia anima
e su quel luogo fondato la
sua dimora.

Amaro il sentimento che lo
sprigiona e sincero il tormento
del suo pianto, rimango stupito
e senza parole per quell'odio
risvegliato che non ho cacciato
nell'infero cresciuto.

Adesso non è tardi ancora per farlo,
non riesco a cambiare le ragioni
ma capire meglio me stesso
per dare forza al mio domani.

domenica 16 marzo 2008

Gocce alla finestra




Nell'attimo stesso che infuriava
la tempesta potevo pensarti
ed immaginarti dietro ai
vetri come anima fluttuante.

Pensarti e sognarti mentre
le nuvole si gonfiavano nel
cielo e nei vetri sbattevano
la loro forza esaltandone
i tuoi contorni.

Mentre il tempo inesorabile
rovinava tutto, mi sfuggivi
tra i fulmini del cielo e
ritornavi ad apparire
piu bella che mai.

Sbattevo i pugni in quei vetri
nella speranza che potessi
sentirmi, invece nulla...
le mie urla rimanevano
chiuse in quella stanza
sovrastate dai tuoni
che devastavano il cielo.

Non capivo quanto valeva
il tuo perdono, quanto
erano grandi le tue spalle
nel sopportarmi ogni giorno
sempre pieno di rancore.

Ora mescolo le mie gocce
salate a quelle dolci di
questo vetro, perche
ti voglio ancora, ed ancora,
senza piu chiedere, senza
piu fiatare e vomitare
fuoco.

Ora spero che questa tempesta
cessi e che torni il sereno,
che non senta piu questo
nodo che mi stringe alla gola
che mi toglie il respiro,
che il mio ego sazio torni
nell'inferno da me creato.



mercoledì 12 marzo 2008

VITA




Sento la sua presenza
dentro me, cresce e
lentamente prende
campo insinuandosi
nella mente.

Paura insorge nella notte
lottando con me stesso,
in una guerra continua
e senza tregua per la
mia difficoltà di amare.

Mi evita di sognare
e di evocare la sua presenza,
urlo ed invoco per il
timore di perdere il suo amore
e trasformare l'incubo in
realtà.

Ho bisogno di lei e
delle sue carezze,
per sentirmi vivo
per continuare
a sognare, per non
perdere quell'impulso
che rende i miei giorni
pacati e sereni.

Perche solo lei è
capace di sciogliere
l'odio che vive nel
mio cuore, solo lei
mi fa scordare il male,
è lei che come un ombra
mi segue nell'eterno
e suggerisce le mie
azioni.

Perche lei è la sfida
per cui morire, lei
la fortezza che mi
protegge dalle
intemperie e dagli
attacchi dei miei nemici,
perche lei è VITA.




lunedì 10 marzo 2008

ANGELI SENZA ALI




Come è strano questo volo
senza ali che ci sostengono,
che possano portarci in mete
irrangiungibili, in posti
senza ritorno e senza passato.

Privi di ogni origine
riconducibile a vecchie
insostituibili esistenze,
per rilanciare nuovi
programmi e nuove realtà.

Il tempo cambia le nostre
esistenze, creando nuove
illusioni che fanno impallidire
questa nostra unione, fatta
di amore e di conforto.

Adesso dobbiamo aprire
i nostri occhi e guardare
ciò che esiste dentro
noi, non siamo angeli,
abbiamo colpe da
confessare solo a noi
stessi, non siamo
entità astratte senza
peccato.

Siamo noi che creiamo
il nostro inferno o
il nostro paradiso,
siamo noi gli artefici
del nostro male fisico,
puliamo il nostro cuore
dalle impurità e dei
falsi pudori.

Siamo angeli senza ali,
difendiamo il nostro amore,
non lasciamo che i demoni
del passato lo distruggano,
abbandoniamo le nostre
instabilità e creiamo
un nuovo paradiso.


domenica 9 marzo 2008

Nuova alba




Espressione eterea della
tua bellezza che in me
egoismo avvolge, sfida
di passioni già sopite
dagli anni a rinunciar
parol d'affetto e inganno.

Vado errante senza meta
naufrago di me stesso,
affascinato dalla tua
essenza e da quella
tua apparente remissione
che in me provoca sgomento.

Sei come un isola nel
pacifico, dai lidi
rosa e rigogliosi,
ma in te nascondi
mille insidie che travolgono
il mio io silente per
poter congiungere il mio
corpo ai tuoi intimi
segreti.

Ora arriverà l'alba
e mitigherà le pene,
tutto sarà diverso
o rimarrà lo stesso,
è inutile stare
tra un pensiero ed il dubbio,
forse è ora di guardare
dentro noi stessi e riaprire
il cuore a veder la nuova alba.


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Anima mia




Sentire nella notte
la tua voce che si
insinua nuda di ogni
pudore rilasciando
calde emozioni.

Apparsa come incanto
facendomi sognare,
guardare il tuo corpo
asciutto che fluttua
nell'aria e si confonde
nel buio.

Crollato il muro delle verità
ricercando la mia ultima illusione,
cercare di sostenere
questo amore per lanciarlo
nella folle corsa del
mio delirio, cerco
in te la purezza del
mio sogno e la forza
dell'anima mia.

sabato 8 marzo 2008

IGNOBILI PENSIERI




Cercar nell'intimo per
trovar risposte che
l'animo feriscono
e bloccano il respiro.

Conoscere la verità
ed inghiottire amaro,
sapere che il dividere
del giorno svanisce
nella notte, cullando
nuova voce al capezzale.

Paura ti assale per aver
perso tutto in quell'istante,
che la tua vita è distrutta
e nulla può salvarti dalla
disfatta che ti sta
lacerando il cuore.

Ti senti stupido per non aver
capito per non aver compreso
che si allontanava sempre più,
che non avresti più diviso
i suoi sorrisi ed i suoi pianti.

Vorresti morire e non sentire
quel dolore che ti avvelena,
che ti rode ed arde dentro
come il fuoco, bruciando i
pensieri, inseguo,
l’imprevedibile,
l’effimero istante ingannando
il mio cuore nella speranza
del suo ritorno.


giovedì 6 marzo 2008

IL GIORNO DELLA RIVALSA




Chiusa come un riccio all'angolo
della casa per proteggersi
da un compagno che ti lega
a lui con la violenza,
con il timore e la paura,
nascosta per non continuar
a nutrir la sua follia nel
timor che tortura continui
senza tregua.

Quanto amore versato
nel giorno che ti chiese
in sposa, dolce e premuroso
a regalar emozioni ed inondarti
di preziosi ricordi.

Ora invece umiliata nell'anima
e nel corpo, come un cucciolo
bagnato rintanata in quel cantuccio,
aggrovigliata su te stessa, coperta
di sangue e lividi che dipingono
il tuo viso come una maschera
immobile priva di espressione,
segni inequivocabili del suo
passaggio che come un demone
ti ha marchiato.

Adesso ritornano in mente
parole di genitor canuto,
che te avvisa di lasciar
perdere quel lupo che di
manto d'agnello si vestiva
e che candidamente il tuo
cuore azzannava.

Sola, nel tuo rifugio,
priva di ogni conforto,
cerchi quel coraggio
ormai smarrito, quella forza
che ti spinga a reagire
all'umiliazione che ormai
ha preso campo nella tua
anima e nella tua mente.

Silenzio nella casa
ti fa uscire dalla tana,
affacciandoti alla finestra
per veder losco figuro andare
via, guardare il sole sperando
che lenisca le tue pene ed il tuo
dolore, guardi l'albero di mimosa
che nel giardino spande i suoi bei fiori
gialli, emblema di donna e di rivalsa.

Adesso sai, adesso sei certa,
zoppicando vai verso la libertà,
fuggendo da quel mostro amato
e che vita tua ha trasformato,
assapori l'aria fredda che
gela le tue lacrime ed il tuo
respiro.
Sei giunta alla fine e decisione
è presa,
giustizia prende la tua mano
e ti porterà via lontano.




martedì 4 marzo 2008

VIVAIO NEL CUORE




Sono trascorsi gli anni
a rincorrere le mete
per cancellare un passato
che nelle notti il
sonno non concede.

Adesso tutto il peso si
presenta come un enorme
macigno che blocca
ogni passo ed ogni gesto,
sono volati gli anni
come il volo di un gabbiano
che sparisce nel cielo
oscurato da una nuvola.

Adesso mi guardo allo specchio
acciaccato e stanco, senza stelle
in cielo che mi illuminino le notti,
senza parole tra le labbra che
parlino d'amore.

Vedo solo lampi nella nebbia
che mi gelano il sangue,
recessi di ricordi
che segnano il futuro,
silenzio nel silenzio,
passato perso nel vuoto
dei pensieri.

Solo ora mi rendo conto
di ciò che non ho goduto,
il ricordo di quell'incontro
di quell'attimo diverso
che spandeva quel profumo
nel vivaio del mio cuore,
quell'unico
fiore che portava il tuo nome,
adesso solo i ricordi
alimentano la mia vita
e tu continui a vivere
in quel vivaio nutrito
dal ricordo.


lunedì 3 marzo 2008

Chimera di origami




Piego dolcemente il mio origami
che lentamente prende forma,
materializzando chimera orrenda
e donandogli una vita propria,
deprimendo l'animo nella sua
essenza.

In essa vedo tutta la mia follia,
tutte le mie voglie che si perdono
nelle sue pieghe, anima senza corpo
ed amore impalpabile destinato solo
ad essere ammirato.

Culla dei miei pensieri che nelle
forme incarni, voluttà inerme
esprimi immobile,
amore, odio, desiderio non fanno
parte del tuo esistere, sei solo
un immagine di carta che dalla
bocca vomita vampe di fuoco.

Sei solo una mia creatura, una
creazione effimera che non
riesco a modellare,
mostro o fantasma
incubo questo della mia
mente, ma nulla di vero
tra le mie
mani.

Avido continuo ad insistere
ma il destino è contrario
alla sua esistenza, la sua
essenza deve solo vivere nello
spirito e non nella carne,
recinta nel cuore e non libera di
vivere, prigioniera delle
emozioni e dell'orgoglio che
blocca le parole.

Chimera cresciuta nell'intimo
volere, destinata all'eterno
esistere nel cuore di un mortale,
nessun angelo si intreccia
alle mie spoglie per ciò di
orrendo che in me nasconde,
orrenda creatura
assaggia il sapore della mia
angoscia e crudelmente
nutriti della mia sofferenza
ma esci dalla mia mente e vola
via lontano.

Anima indomita




Anima indomita e incauta
vive dentro questo corpo
dilaniato dai pensieri,
dove non c'è pace ne
quiete al saperti lontana.

Respiro le tue paure
con affanno ed assorbo
la tua dolcezza nel
seno della tua mistica
natura.

Pensare di possederti
e concedermi alla remissione
per placare la tua sete e
la tua fame, sentire l'ardore
che ci spaventa e che ci unisce
in questa ricerca disperata
dell'amore.

Anime impaurite che
si mischiano insieme,
tra brividi di sensazione
mai saziata, di gelida
emozione che dentro noi
sprigiona in bruciante
attrazione che alimenta
le nostre vite.

Ci scambiamo parole senza
mai dare certezze, tra un
rincorrersi di frustrante
contraddizione, voglia
di cedere alle proprie voglie
ma con la paura di sbagliare,
di commettere con quelle
parole un errore che non
concede correzione.

Desiderio di fuggire
da questo indomabile desiderio,
di rimanere imprigionati
dal tempo che non concede
tregua, che non da spazio
e che ci rincorre nella
frenesia di ottenere questo
misterioso sentimento che
ci stordisce.

Anima inquieta mi graffi
dentro incutendo timore,
scombinandomi le viscere
in un eco spaventoso per
farmi battere il cuore
ed impedirmi di pensare,
per indurmi alla ragione
e nel tuo essere vivere.